L'architetto modernista Ludwig Mies van der Rohe ha proclamato notoriamente, meno è meglio. Abbracciando questo costrutto minimalista, artista spagnolo José Martin costruisce sculture in scala intima che hanno un grande impatto. Ispirato all'architettura, giustappone modelli cubici di metallo arrugginito con forme organiche di ceramica bianca che si piegano sensualmente e si fondono dentro e sopra le strutture.

La bellezza si attiva attraverso dualità apparentemente semplici e dicotomie inaspettate. Movimento contro immobilità, morbido contro duro e industria contro natura sono metafore complesse che danno allo spettatore l'opportunità di contemplare l'esistenza attraverso gli spazi astratti e la materialità dell'artista.