Farfalla sull'acqua, dipinti 28 x 39,5

Sirene: un colorista sublime innamorato della luce

Da bambina all'asilo in Norvegia l'artista noto come Sirene era affascinato dal colore. Amava la sensazione tattile di mettere le dita nella pittura e applicarla direttamente sulla carta. E ancora oggi molte delle sue grandi tele sono create interamente con la pittura con le dita. Questi dipinti in particolare hanno una morbidezza e un lirismo che è sempre una caratteristica distintiva del suo lavoro, ma può essere visto in modo particolare nell'acrilico su tela dal titolo intrigante, "L'uomo che scompare", in cui il pigmento delicatamente accarezzato, con le sue sottili variazioni tonali dei toni della terra assomigliano più a una nebbia amorfa di luci e ombre che a una superficie fisica: un miasma atmosferico evocato con una finezza che richiama alla mente il commento del pittore britannico del XIX secolo John Constable sul suo grande collega e connazionale JMW Turner, di cui una volta disse: “Turner sembra aver superato se stesso; ora sta dipingendo con vapore colorato!” Altrettanto misteriosamente allusivo in un altro modo, esemplificando la combinazione unica di sensibilità coloristica e vivacità gestuale che Sirenes porta in scena è una composizione che lei chiama "La Fata". Con una composizione starburst simile alla leggendaria tela del pittore americano della costa occidentale Jay DeFeo "The Rose", anche se con il denso impasto di olio dell'artista sostituito dalle sfumature azzurre levigate e luminose di Sirenes intensificate con striature di bianco perlato, senza ricorrere a immagini figurative, il dipinto evoca lo spirito fantasioso di un essere numinoso. In un altro grande acrilico su tela chiamato "Joy", Sirenes trasmette un soggetto ancora più sfuggente in virtù della sua padronanza delle dinamiche cromatiche vibranti e tuttavia gentili come la musica di Ravel. Qui, gialli, arancioni, rossi e rosa delicatamente miscelati e variegati, accentuati da poche bistecche di verde verdeggiante, evocano un senso vivace dell'emozione descritta dal titolo. Infatti, con questi colori delicatamente bilanciati al centro della composizione, che fluttuano su uno sfondo beige che suggerisce il lino grezzo non primerizzato della tela stessa, Sirenes sembra combinare un lirismo gestuale che può essere paragonato favorevolmente ai primi lavori dell'Espressionismo Astratto di Philip Guston con una complessità cromatica che renderebbe orgoglioso il maestro di Color Field Jules Olitski. La sua capacità di combinare questi elementi in modo così efficace suggerisce che si potrebbe pensare a lei come a un'"Impressionista astratta" che spesso va oltre l'obiettivo impressionista di dipingere l'effetto della luce sugli oggetti per rendere la luce stessa il punto di forza delle sue composizioni . D'altra parte, essendo una pittrice postmoderna con tutta la licenza per la libera espressione che quel termine implica, non esita a introdurre soggetti riconoscibili quando mossa dal desiderio di farlo. Uno di questi lavori è il suo acrilico su tela, "Lake at Night", in cui i fiori bianchi e le foglie verdi sulla superficie dell'acqua blu sembrano rendere omaggio a Monet, ma la sensazione di essere illuminati dai raggi della luna piuttosto di quanto il sole conferisca alla composizione una qualità più romantica alla maniera del simbolismo. Va aggiunto, tuttavia, che qui, così come in altri dipinti con elementi spiccatamente allusivi –– come “Butterfly Over Water” e “Evening” –– è la sottostante armatura astratta di equilibrio formale che informa le sue composizioni che invariabilmente esalta e potenzia tutti i dipinti di Sirenes. –– Wilson Wong Sirenes, Agora Gallery 530 West 25th St., 23 luglio - 13 agosto 2013 Ricevimento: giovedì 25 luglio, 18:00 - 20:00.

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